14 giugno 2006

La pazienza ha un limite, Pazienza no!

Appena tornato dal lavoro. Mi butto sul divano e mi accendo una sigaretta. Accendo la tv e m'imbatto nel question time alla Camera.
C'è Paolo Ferrero, ministro per la Solidarietà Sociale, con delega alla Droga. Le dichiarazioni fanno ben sperare. Afferma che è necessario cambiare la nuova legge sulle droghe, che nell'azione di governo vuole muoversi secondo quattro principi: prevenzione, cura, riduzione del danno e lotta al narcotraffico. Fa presente che, se è giusto ritirare la patente o il motorino a chi si mette sballato alla guida, lo è un po' meno se il tipo la canna ce l'ha ancora in tasca, e se la fa quando arriva a casa.
Mentre l'onorevole (?) Pedrizzi - con alle spalle un Ugo Lisi che dire irritante è un eufemismo - dichiara che: "Quanto alla conferma di Ferrero circa l'intenzione del governo di fare strame della legge Fini antidroga e antispaccio per ritornare ad una politica pro-droga e pro-spaccio (sic), l'Unione dovra' fare i conti con la nostra dura opposizione in Parlamento!".
E il mitico Giovanardi, nel suo intervento, dopo la solita lotta sui numeri (10% si, 10% no, aspettiamo le statistiche...) accusa il ministro di aver parlato di "migliaia di arresti", mentre lui è convinto che ne hanno arrestato uno, uno solo. Fa pure segno col dito.
Nel vedere tutto questo bailamme di gente rispettabile che vuole occuparsi dei poveri tossici, mi è venuto in mente Detective Mama, un fumetto di Andrea Pazienza.

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